Torna alla PrimaPagina

Altri articoli recenti
articoli

Commenti
Ci sono 3 commenti relativi a questo articolo

Commento 474 di chiono del 06/11/2003


Non solo l'ordine degli architetti, ma anche quello dei chimici secondo cui un iscritto deve attenersi a prezzi talvolta troppo alti e assolutamente non competitivi con le varie ditte che offrono lo stesso servizio senza dover sottostare a tariffari di ordini professionali, mettendo cos in enorme difficolt il chimico che debba presentare un'offerta, per esempio, per un pubblico appalto, dove, sempre pi spesso, si presentano ditte e non solo chimici iscritti. Teniamo ben presente che "fare le analisi" oggi infinitamente diverso dal fare il chimico trenta o quaranta anni fa. Le strumentazioni di cui un laboratorio serio e qualificato dispone consentono una tale rapidit di lettura dei risultati analitici che non si possono chiedere tutti quei soldi, come l'ordine vorrebbe, per un semplice ph o per la determinazione di un ferro. Personalmente mi sembrerebbe di truffare la committenza. In ogni caso il chimico troppo onesto e altrimenti non competitivo rischia un richiamo da parte del proprio ordine che non ti tutela nei confronti delle ditte, ma che pretende l'osservanza di tariffe senza alcun senso.

Tutti i commenti di chiono

 

Commento 483 di Pierluigi Molteni del 08/11/2003


Gustoso il pamphlet ma i problemi mi sembrano veramente pi complessi di come si vogliono far passare. Proprio perch esistono mezzo milione di professionisti che devono campare sull'edilizia (molti di meno quelli che possono campare sull'architettura) esiste un mercato "basso" fatto di progetti che hanno come unico scopo quello di lasciapassare burocratico. Il tragico che in un paese arretrato come l'Italia i "tecnici" vengono scelti per la stragrande maggioranza per le loro doti di "fornitori di lasciapassare". Della qualit non importa al 90 % della committenza (e sono stato generoso). In una competizione cos drogata, un progetto ben fatto (e quindi ben congegnato, disegnato fino in fondo, seguito come si deve) rischia di non essere possibile perch ampiamente sottopagato (solo qualcuno che non fa la professione pu dire che le parcelle sono faraoniche, specie considerando la massa di responsabilit sempre pi elevate che ci troviamo a dover gestire). Probabilmente gli ordini non hanno funzionato come avrebbero dovuto (ma ricordiamoci che fino a poco tempo fa si chiedeva loro di essere puri depositari di un elenco. Solo da poco, e per le proposte degli ordini stessi, si chiede che facciano promozione e formazione nel campo architettonico), ma abolirli proponendo come unica panacea la "libera" competizione (che, ricordiamolo, in italia non esiste, se qualcuno, sempre lo stesso, non se ne fosse accorto), mi sembra riduttivo, velleitario, superficiale...(e potrei continuare)

Tutti i commenti di Pierluigi Molteni

 

Commento 519 di Renata Chiono del 25/11/2003


Ho gi dato il mio parere quando l'articolo usc la volta scorsa. Non so se stato letto.
Sempre per lo stesso motivo di cui ho scritto appunto la volta scorsa, posso inviarlo all'Ordine dei Chimici?
Con i soliti complimenti per la chiarezza dell'informazione

Tutti i commenti di Renata Chiono

 

[Torna su]
[Torna alla PrimaPagina]