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Commento 841 di Emanuele Piccardo del 20/11/2004


Caro Ferrara,
leggo con piacere una presa di posizione a favore di Luca Molinari. Personalmente non posso che condividere il tuo risentimento nei confronti dell'istituzione, devo darti atto che sei stato l'unico finora, pubblicamente, a prendere posizione. Tutti gli "amici" di Molinari (Boeri, Ciorra, Metrogramma, 5+1, Cliostraat, Francesco Jodice, Armin Linke....) che hanno avuto benefici dal suo insediamento in Triennale non hanno scritto una sola frase in suo favore. Mi ci metto anch'io, ma almeno ho avuto il buon senso di telefonare a Molinari per testimoniare la solidariet mia e di Archphoto. Uso questa sede per esprimere il mio disappunto nella gestione politica della Triennale da parte del governo nazionale e regionale. Nel nostro paese non riusciremo MAI a vedere persone valide per merito a dirigere le istituzioni culturali. Se non si appartiene alla corrente politica maggioritaria nel paese, destra o sinistra , indipendentemente dalla qualit del progetto culturale, i curatori come Molinari vengono fatti fuori. Non ho nulla contro Fulvio Irace, ma resto scettico sul metodo con cui stato designato, unicamente politico. Molinari ha avuto il merito di riportare la gente comune alla Triennale e di questi tempi non poco. Spero solo che domani la Triennale non ci proponga solamente mostre sull'architettura moderna allontanando nuovamente l'architettura dalla societ. Grazie per l'attenzione.
Emanuele Piccardo

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20/11/2004 - Paolo GL Ferrara risponde a Emanuele Piccardo

Caro Emanuele, ti ringrazio. Luca Molinari lo conosco diciamo "di sfuggita", ma ne conosco però le capacità. Comunque sia, può darsi che non sia stato un male non farsi stritolare dai compromessi politici. Molinari ha molto da dire. E lo dirà attraverso il lavoro.

 

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