Costruire con i suoni

Opinioni

Costruire con i suoni


di Vincenzo Santarcangelo e Sara Bracco
8/5/2010

Costruire con i suoni di Ricciarda Belgiojoso Edizioni FrancoAngeli, 2009

Per architettura uditiva si intende quella concezione allargata di architettura secondo la quale le onde sonore - esattamente come la luce, sebbene in una modalit sensoriale differente - ci permetterebbero di visualizzare la geometria e la forma degli oggetti. Ogni elemento architettonico udibile, oltre che osservabile, perch la nostra mente altamente specializzata nel comprendere e interpretare quei segnali che costituiscono la reazione del nostro sistema uditivo ai suoni. Esiste, perdipi, una consapevolezza uditiva dello spazio che responsabile della capacit dell'orientamento, del senso estetico, dello spazio e della comprensione di musica e voci, tutte facolt eminentemente umane. La percezione dello spazio dipende in larga misura dal senso uditivo, dal fatto che i suoni vengono interpretati una volta che siano stati recepiti dal nostro sistema uditivo. Questi parametri influenzano il comportamento dell'uomo, che a sua volta (e con un contributo importante da quando ha inventato le macchine), influenza l'ambiente sonoro complessivo - il risultato totale di una serie di microeventi sonori a cui siamo quotidianamente esposti.
Se vero che autori come R. Murray Schafer e Bernard Delage si occupano di simili argomenti dagli anni settanta, questi continuano a essere recepiti ancor oggi all'interno di alcuni settori quelli pi all'avanguardia della comunit scientifica. Ne ottimo esempio il testo di Ricciarda Belgiojoso (architetto, musicista, musicologa), recentemente edito da FrancoAngeli, Costruire con i suoni. Lo studio, che rappresenta un'ottima introduzione all'argomento per i non addetti ai lavori e un vasto contenitore di spunti per chi gi addentro alla questione, affianca a due parti espressamente dedicate a ricostruire con puntiglio la complessa genealogia artistica ed estetica che sta dietro a tematiche pi attuali - con una riduttiva formuletta potremmo dire: da Russolo alle Soundwalks - una terza sezione pi specificatamente indirizzata alla comunit degli architetti. Qui vengono ripercorse tutte le tappe fondamentali che hanno portato, negli ultimi quarant'anni, alla messa a punto di concetti ormai entrati nel lessico dell'uomo della strada come paesaggio sonoro, ambiente sonoro, escursioni urbane.
Jean Franois Augoyard e gli autori afferenti al Centre de Recherche sur l'Environnement Sonore (Cresson), ad esempio, si sono occupati della relazione che esiste tra pratiche abitative e fenomeni sonori, con particolare attenzione all'influenza che la dimensione sonora eserciterebbe sulla funzione abitativa. Per non parlare degli innumerevoli studi condotti sulla qualit dell'ambiente acustico - fu Michael Southworth a condurne i primi sull'ambiente sonoro e sulla valutazione della qualit acustica degli ambienti urbani.
Ci si poi soffermati sull'importanza del concetto di ascolto dell'ambiente sonoro urbano. Grgoire Chelkoff ha parlato del concetto di rumore e delle sue condizioni, di esposizione dell'edificio e dell'efficacia della sistemazione urbanistica per valutare le qualit complessive di un ambiente, in funzione dei suoi aspetti formali. Pierre Marietan, tramite metodi di analisi e rappresentazione dell'ambiente sonoro da lui perfezionati ha formulato la nozione di ascolto consapevole, in funzione della riconoscibilit dei suoni di un ambiente e delle qualit acustiche del luogo, valutabili in base al rapporto tra i suoni emergenti e rumeur (sottofondo sonoro): esempio di indagine sull'interazione tra uomo e ambiente condotta con la facolt del sentire come strumento investigativo. anche grazie a studi siffatti che stato possibile metter mano a una legislatura attenta alla delicata questione dell'inquinamento sonoro, pensata per controllare i livelli massimi di intensit delle fonti sonore.

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