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Commento 759 di Carlo Sarno del 06/07/2004


Mario Galvagni esprime una creativit architettonica eccezionale che convalida la forza e il valore dello sviluppo dell'Architettura Organica in Italia. Mentre il suo compatriota Paolo Soleri, di pochi anni pi anziano, lascia l'Italia dopo l'esperienza con Wright e va nel deserto dell'Arizona a costruire la sua Arcosanti sviluppando la sua ricerca sull'Arcologia (Architettura + Ecologia), Mario Galvagni realizza in Italia, attraverso una poetica del frammento, la sua teoria della Ecologia della Forma, trasmettendo a tutti la sua passione di vivere l'avventura dello spazio come luogo di percorrenza di energie estetiche e sociali .
Partendo dai principi dell'architettura organica e dalle interazioni dinamico-spaziali della poetica futurista, sviluppa attraverso un approccio scientifico una interessante ricerca sperimentale sulle strutture morfologiche dell'architettura, da lui definita : Ecologia della Forma (GestaltEcology). Si tratta di determinare diverse metodologie per evidenziare e interpretare un sistema interattivo di relazionalit sui territori socioestetici. Scrive Mario Galvagni: " LEcologia Formale, in analogia con lecologia biologica (studio delle interazioni tra le forme viventi e il territorio), analizza e ricerca i rapporti e gli scambi di informazione morfologici tra luomo e il territorio estetico circostante (stratificazione del lavoro creativo locale nella cultura storica) per estrapolare le componenti progettuali morfologiche dette matrici formali. "
Credo che Bruno Zevi, quando nel 1997 nella premessa al libro "Leggere, scrivere, parlare architettura" scriveva del TRIONFO DELL'ARCHITETTURA ORGANICA, sicuramente aveva anche in mente la geniale, artistica e super-organica architettura morfogenetica di uno dei pi grandi architetti italiani contemporanei : MARIO GALVAGNI.

Ps. Ringrazio di cuore Sandro Lazier e Paolo GL Ferrara e la Redazione di Antithesi per aver richiamato l'attenzione su uno dei maestri viventi dell'architettura italiana.

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