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Ci sono 3 commenti relativi a questo articolo

Commento 897 di Mara Dolce del 11/05/2005


Casabella dimostra che la banalit come lintelligenza non ha sesso, che la buona come la cattiva architettura non appannaggio maschile piuttosto che femminile. Fatto cos questo numero era meglio non farlo, non serve a niente e a nessuno. Di fatto, un problema delle donne nella professione e in questo caso nellarchitettura, esiste, ma un problema generale: gli uomini fanno carriera, le donne lavorano.
La differenza tra una architetta che lavora e una architetta di successo, che questultima un bel giorno ha deciso di far carriera piuttosto che di sbarcare il lunario. Le donne, (e questo non lo dico io, ci sono tonnellate di pubblicazioni in proposito,) non sono educate allassunzione del rischio e mal sopportano gli errori che commettono. Gli uomini sbagliano e si rimettono in gioco con pi coraggio.
Sono questi, e non la solita lagna del maschilismo ( che esiste in parte ) alcuni dei motivi che impediscono alle donne di occupare posti di potere.
Casabella avrebbe forse dovuto sottolineare questo punto di eccellenza delle architette intervistate: sono donne che, al di l delle cose pi o meno sensate che hanno dichiarato, sono riuscite a superare condizionamenti e difficolt oggettivamente maggiori per una donna che decida di fare questo lavoro esponendosi in prima persona.

E poi penso allassociazione donne architette dellOrdine di Roma, esiste qualcosa di pi patetico? A parte incontrarsi per partorire collettivamente superflue e oziose riflessioni , lunico apporto utile che potrebbero dare politico: si sono per caso accorte che dai dati nazionali dellInarcassa, nel nord come nel sud le architette italiane guadagnano esattamente la met degli uomini? Come mai?

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Commento 899 di Vilma Torselli del 16/05/2005


Il femminismo di ritorno, che ha perso ogni mordente, perch non c pi niente da mordere, e sfoggia un pacato equilibrio annacquato di qualunquismo, dopo che le battaglie femministe hanno dato alle donne uno spazio che esse stesse non sono state capaci di prendersi, il modo pi o meno elegante che il genere femminile ha scelto oggi per una strisciante e dignitosa marcia indietro, dopo aver sperimentato che, in fin dei conti, il potere ha i suoi aspetti negativi, frustranti e stressanti e logora anche chi ce lha.
Personalmente sono sempre stata molto lieta del pregiudizio discriminante che mi ha proibito di fare la minatrice, o la camalla, e che non mi ha mai impedito, invece, di fare larchitetto, nei limiti delle mie potenzialit intellettive e delle mie capacit generali, probabilmente ho avuto vita facile, o mi sono accontentata, o ho mediato tra le molte cose che una donna vuole dalla vita, cio un po tutto, rinunciando un po a tutto.
Diversamente da come lo avrebbe fatto un uomo, perch non sono un uomo.
Per libera scelta, come fanno molte donne, non necessariamente architetti, perch le donne hanno rispetto agli uomini priorit diverse, un cervello strutturato diversamente, come ormai la scienza ha dimostrato, una diversa visione del mondo, una costituzione fisica diversa, interazioni ormonali specifiche, partoriscono, hanno il ciclo mensile, la sindrome premestruale, insomma sono DIVERSE.
Sar forse per questo che ci sono meno donne che uomini architetti, dato inoppugnabile, statistiche alla mano, di cui il genere femminile non ha nulla da vergognarsi, perch le donne vogliono fare dellaltro, magari le veline, ambito nel quale, invece, gli uomini sono tenacemente discriminati.
Insomma, il tira e molla di Casabella non spezza nessuna lancia a favore delle donne, architetti o meno che siano, semmai ne mette in risalto incertezze, debolezze, ovviet e superficialit mettendo le mani avanti con tutti i suoi distinguo, le precisazioni, le cautele e le scuse. Ma se gli architetti, come gli angeli, non hanno sesso, perch mai Casabella distingue? E se invece il sesso ce lhanno, perch Casabella non ha mai dedicato, che mi risulti, un numero agli architetti uomini?
Mi aspetto dissenso e proteste dalle femministe, dalle donne-architetto e probabilmente anche dallassociazione donne architette dellOrdine di Roma, in compenso, credo che avr leterna riconoscenza di Ugo Rosa.

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Commento 948 di Guidu Antonietti del 05/09/2005


Aux amis Italiens qui lisent le franais, je propose ce topic
/ Larchitecture au fminin / - lire sur le forum de aRoots
http://www.aroots.org/forum2/topic_architecture_338.html
Grazie
Guidu Antoniettti

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