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Commento 5320 di Angelo Errico arch. del 17/05/2007


Non ho letto il testo della riforma in argomento, ma convengo alla diffidenza manifestata dall'autore dell'articolo, pur non essendo peraltro addentro ai cavilli della questione e nemmeno consapevole dei ramnificati ragionamenti sulla necessit di un ammodernamento dell'Albo.
Reputo un assioma, da incidere sulla pietra marmorea ,l'affermazione dell'attuale Ministro Bersani, che a Ballar di marted 15 maggio 2007 (Raitre) ha cos definito la possibilit di essere competitivi e liberali: ora di finirla nella difesa del familismo, del localismo, del corporativismo.
In una societ complessa come quella dell'inizio del 21esimo secolo, complessa per vari fattori combinati tra loro e di origini diverse, non credibile che, laddove ci sia una inarrestabile evoluzione (sociale, tecnologica, etica, professionale e chi pi ne ha pi ne metta) non debba proseguire un adeguamento ai cambiamenti stessi. Pena: la retrocessione culturale.
Per tornare a bomba: l'ordine degli Architetti (nazionale in vero, locale per iscrizione e appartenenza) come la casta di molte altre associazioni professionali. Buttare l'acqua del bagnetto con tutto il pupo, un cambiamento non proprio razionale e di buon senso, ma certo , che di comportamenti scandalosi se ne vedono gi all'esame di Stato con le valutazioni, soprattutto in Lombardia e Milano.
Chi vuol esser lieto sia, di doman non v' certezza.
Ma pu bastare?

Cordiali saluti

Tutti i commenti di Angelo Errico arch.

 

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