Torna alla PrimaPagina

Altri articoli recenti
articoli

Commenti
Ci sono 2 commenti relativi a questo articolo

Commento 132 di Carlo Sarno del 24/05/2002


Cara Maria Elena, la parola un dono di Dio ed giusto parlare di temi importanti, in questo caso dell'architettura siciliana. Io sono un architetto campano ma, attraverso l'eco del dibattito su Antithesi, ho potuto riflettere e avvicinarmi alle problematiche del territorio siciliano. Secondo me non bisogna pretendere di essere ascoltati, ognuno libero di fare ci che vuole, non giudichiamo, ma, allo stesso tempo, non bisogna rinunciare a dire le cose che la coscienza e il cuore e la propria cultura stimolano a dire.
Lo so, a volte nasce un po' di amarezza, si lavora tanto e poi alla festa mancano gli invitati ... ti auguro per che questo sia per te un momento passeggero e che riprenderai con pi forza e vigore di prima la tua missione nella architettura siciliana.
Senza la parola e il lavoro di Paolo e Sandro non avrei saputo della condizione dell'architettura siciliana.
Maria Elena non dobbiamo rinunciare al dono della parola !!!
La Sicilia ha bisogno di tutti noi !
Carlo Sarno

Tutti i commenti di Carlo Sarno

 

Commento 133 di Giuseppe Marciante del 25/05/2002


Cara Maria Elena, sono un giovane architetto tuo concittadino a sentire le tue tristi parole mi sono deciso a risponderti, mi sono sentito chiamato in causa e non ti permetto di criminalizzare noi tecnici del luogo, tu, proprio tu, che fino a poco tempo fa eri nel consiglio dellordine degli architetti della provincia di Agrigento, sappi che lo scrivente un lettore della rivista Antithesi da tanto tempo, ho seguito il nostro Paolo Ferrara con tanto orgoglio, non sai da quanto tempo ho aspettato quellappuntamento dellauditorium di San Francesco tenutosi lo scorso 11 maggio, tu eri nelle condizioni di potere organizzare, tu potevi scrivere, tu potevi preparare mille di questi incontri, cosa hai fatto? Non hai fatto nulla per alzare il livello culturaledel tuo territorio, non ti permetto di criminalizzare la categoria, in fondo sappiamo benissimo come funziona la libera professione nella nostra citt, sappiamo chi lavora, chi fa architettura (o pseudo-architettura) e chi costretto a sopravvivere, io mi accingo ad aprire uno studio di progettazione proprio in questi giorni, la realt non mi appare molto rosea, comunque sono fiducioso, a tal proposito colgo loccasione di ringraziare Paolo per la bellissima manifestazione, il mio auspicio che diventi un appuntamento annuale, come ad esempio lincontro che si tiene ogni anno a fine luglio a Camerino, perch no magari in contrapposizione lanti-Camerino. con affetto a Maria Elena, sperando di collaborare con te su progetti per la nostra citt gratuitamente,Saluti!

26.maggio.2002 - Paolo G.L. Ferrara risponde:
La libert che antiThesi concede ai suoi lettori pu riservare anche la replica personale ai singoli autori degli articoli. Da qui la pubblicazione del commento dell'Arch. Marciante all'articolo scritto dall'Arch. Fauci. La posizione assunta dall'arch. Fauci abbastanza chiara e, per quanto ciascuno di noi possa o no essere d'accordo, bisogna riconoscere la franchezza delle sue parole nel sottolineare l'assenza della maggior parte dei progettisti saccensi. Un p fuori luogo ritengo la polemica riguardo il dibattito del pomeriggio, ove si sarebbe negato il diritto di parola. Se il moderatore ha ritenuto di non fare continuare un interlocutore tra il pubblico che aveva posto pi questioni, solo perch si voleva dare spazio a tutti, non fosse altro che il Prof. Saggio ( ce ne fossero persone democratiche come lui!) aveva espressamente chiesto agli intervenuti che si discutesse un tema per volta). La reazione della sala, con gente che andava via protestando, la vorrei tanto vedere davanti ai veri soprusi, quelli di cui ci lamentiamo senza agire.
Detto ci, comunque lecito che l'arch. Marciante dichiari il suo dissenso alle parole della Fauci. Piuttosto, credo sia il caso di smorzare i toni ed i termini ("criminalizzare" mi sembra un p esagerato) e cercare di capire come e dove l'organizzazione ha sbagliato, visto e considerato che i progettisti locali hanno disertato la manifestazione. Mi auguro solo che non si sia trattato di "questioni di simpatia o antipatia" personali: sarebbe deprimente e piuttosto ridicolo. In tutta franchezza, preferirei che si trattasse di "palese dissenso" verso i temi del convegno: a quel punto, sarebbe altrettanto palese qual' l'interesse della maggior parte dei progettisti locali e della provincia di AG. In fondo, sia l'Arch. Fauci che l'Arch. Marciante dicono la stessa cosa. Fare di Sciacca un momento annuale nei nostri obiettivi e chiunque abbia voglia di affiancarci potr farlo con nostro immenso piacere.

Pubblichiamo la replica dell'Arch. Fauci alle parole dell'Arch. Marciante. Ci sembra giusto dare voce alle parti, ma con questa pubblicazione chiudiamo la "vertenza" tra i due colleghi, almeno sulle pagine di antiThesi

Caro Giuseppe, non ti conosco, ma come giovane collega sento di ammirare la tua grinta e meno i tuoi toni accusatori.
Forse, prima di puntare il dito su qualcuno bene che si verifichino sempre i motivi delle"incriminazioni, appurandone l'esistenza o meno con riscontri oggettivi. Il mio riscontro oggettivo si chiamma "Aa", rivista quadrimenstrale dell'ordine degli architetti di Agrigento, creata da me e dai colleghi esterni al consiglio, alla quale tutti lavoriamo con dedizione, da 6 anni. Dimmi tu se questo niente! Una rivista che ha la sua dignit e la sua forza culturale, riconosciute ampiamente da colleghi di tutt'Italia e oltralpe. Ne ho parlato durante il convegno, ma forse, tu ancora non eri presente... Non sto qui a raccontare quelle che sono le valenze del risultato che io ed i miei colleghi della redazione abbiamo raggiunto, perch la rivista parla da s. Scriviamo, organizziamo, produciamo, e pubblichiamo quello che io ed i miei collaboratori, riteniamo (tutti insieme sempre) possa essere di significato nella nostra professione di architetti. Quando ero al consiglio dell'ordine, chi aveva la delega alla organizzazione congressuale (io avevo la delega di occuparmi del bollettino), ne ha realizzati ben due, entrambi nel '98.
Uno sui lavori pubblici ed un altro intitolato "Un progetto per la valle dei templi". Sai benissimo che, l'organizzazione di tali iniziative, richiede una grande risorsa finanziaria che, non sempre, l'ordine si trova disponibile. Comunque, sono sempre aperte le porte a chi, invece di fare l'eversivo, costruisca e produca, rimboccandosi le maniche con atteggiamento pi umile e pi maturo.

Tutti i commenti di Giuseppe Marciante

 

[Torna su]
[Torna alla PrimaPagina]